Il “segreto” (poco nascosto) dell’impennata del valore del BTC

24.12.2025

Grazie al dimezzamento della ricompensa ogni 210.000 blocchi, l'ultimo Bitcoin verrà minato intorno all'anno 2140. In condizioni invariabili, lo sforzo di mining necessario per estrarre un nuovo Bitcoin deve raddoppiare dopo ogni halving. Nel corso dei quattro halving finora avvenuti, i progressi tecnologici nei chip per il mining hanno in parte compensato lo svantaggio dell'halving. La community festeggiava con "halving party", poiché la riduzione dell'offerta dopo ogni halving ha sempre portato a un aumento di medio termine del prezzo. Ma nel 2022, nubi scure si sono addensate all'orizzonte del Bitcoin: nubi temporalesche da catastrofe climatica! Il prezzo del Bitcoin era a 18.000 dollari, e lo sforzo di mining post-halving previsto dal 19 aprile 2024 non sarebbe più stato redditizio.

Nei prossimi decenni, lo sforzo per il mining aumenterà a tal punto a causa degli halving che sarà redditizio solo se si avvererà la profezia di Michele Ficara Manganelli, direttore del Swiss Blockchain Consortium: quando "un Bitcoin varrà un milione di dollari". Calcolando i prossimi 30 halving fino all'ultimo, il 34°, nel 2140, si ottengono 30 raddoppi, cioè 2 alla 30, ovvero 1.073.741.824 – un giga. Il fabbisogno energetico associato non potrà certamente essere compensato da innovazioni tecniche.

Ecco una previsione realistica: ad aprile 2025, il Cambridge Centre for Alternative Finance (CCAF) ha pubblicato il Digital Mining Industry Report, che, con un consumo elettrico di 138 TWh, stima un'emissione globale di CO₂ dello 0,08%. Il consumo elettrico indica che questo calcolo risale al 2023-inizio 2024 – come specificato anche nella sezione "Goals and Limitations" del rapporto. Dopo l'ultimo halving – il quarto finora – del 20 aprile 2024, il consumo elettrico è salito a 200 TWh, con un aumento di circa il 50%. Si può quindi stimare che attualmente corrisponda allo 0,12% delle emissioni totali di CO₂.

Se si assume che il valore dell'impatto CO₂ raddoppi ad ogni halving, si arriva a un valore teorico del 52,5% delle emissioni globali di CO₂ il 3 marzo 2088, giorno del 20° halving. Nei quattro anni successivi, si raggiungerà il 78,8%.