10 Il decimo halving deride gli sforzi di risparmio dei gas serra
Il halving del Bitcoin dimezza regolarmente la ricompensa per i miner, aumentando così il consumo energetico necessario per minare nuovi Bitcoin e posticipando al 2140 il raggiungimento della quantità massima di 21 milioni di monete – invece del 2016 senza questo meccanismo.
Dall'ultimo halving del 2024, la ricompensa è scesa a 3,125 BTC per blocco, mentre il consumo energetico è salito a 200 TWh; le conseguenze ecologiche sono particolarmente critiche, soprattutto alla luce dell'allentamento delle normative ambientali statunitensi e del coinvolgimento della famiglia Trump nel mining di Bitcoin.

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Il halving del Bitcoin dimezza la ricompensa per il mining di nuovi blocchi. Ciò significa che, per minare la stessa quantità di Bitcoin, i miner devono impiegare il doppio dell'energia dopo ogni halving. Nel concetto originale del Bitcoin, descritto nel whitepaper di Satoshi Nakamoto, erano menzionati il principio di una quantità di moneta limitata e una curva di emissione calcolabile, ma non era indicato alcun numero concreto. È nella prima versione del codice della rete Bitcoin che è stato stabilito il numero massimo di 21 milioni di monete da emettere.
Non è chiaro come si sia arrivati al primo halving il 28 novembre 2012. All'epoca, metà di tutti i Bitcoin erano già stati minati. Senza il halving, tutti i Bitcoin sarebbero stati in circolazione già il 9 luglio 2016, giorno del secondo halving. Si sarebbe potuto terminare il mining e la relativa pressione ambientale. Grazie al dimezzamento della ricompensa ogni 210.000 blocchi, però, l'ultimo Bitcoin verrà minato presumibilmente solo nel 2140.
Dall'ultimo halving – il quarto finora –, avvenuto il 20 aprile 2024, la ricompensa per i miner è scesa dai 50 BTC per blocco iniziali a 3,125 BTC. Nel giorno dell'undicesimo halving, previsto a marzo 2052 – quindi il primo dopo il 2050, anno cruciale per il movimento climatico –, la ricompensa sarà di 0,0244 BTC per blocco. Fino ad allora, il valore del Bitcoin dovrà essere aumentato enormemente perché lo sforzo energetico sia redditizio.
Secondo il Cambridge Bitcoin Electricity Consumption Index (CBECI), il fabbisogno energetico prima del terzo halving era di 75 terawattora; oggi ammonta a 200. Quale sarà il fabbisogno tra cinque anni? E quali saranno le conseguenze ambientali, considerando che il governo statunitense ha sistematicamente smantellato le normative ambientali e che la famiglia dell presidente Donald Trump è coinvolta nel mining tramite l'azienda American Bitcoin?